The Woman Dress
diretto da Giada Colagrande
L’attrice italiana Maya Sansa è la protagonista del film, che si avvale di un'ossessiva colonna sonora, creata appositamente dal trio pop elettronico Au Revoir Simone.
Dopo “The Powder Room” (l’onirica storia opulenta e glamour, diretta da Zoe Cassavetes) e “MUTA” (il film “noir” di Lucrecia Martel con divine creature mutanti) anche “The Woman Dress” è ambientato in un mondo tutto femminile di glamour e desiderio. Questa volta, però, l’ossessione per ciò che è fashion arriva all’estremo, attraverso un racconto metafisico sulla trascendenza e la ritualità.
Un gruppo di raffinate streghe è intento a preparare una pozione che ribolle in una caverna oscura, in cui sono appesi i “fantasmi” di alcuni abiti.
Maya Sansa viene svestita e accompagnata verso una vasca: il suo dito viene punto e stilla una goccia di sangue. Le streghe (interpretate da Heather D’Angelo, Erika Forster e Annie Hart del gruppo Au Revoir Simone) cantano in cerchio in lingue misteriose. Appena il fumo si dirada, Maya Sansa ha compiuto l’estremo sacrificio, trasformandosi nell’oggetto del suo desiderio: un meraviglioso abito rosso sangue.
Il cortometraggio, con abiti iconici Miu Miu, utilizza un linguaggio cinematografico surreale, con una tenda di velluto rosso, parole pronunciate al contrario e un’onirica messa in scena.